Per il Quartetto Indaco un 2023 da ricordare
Con la vittoria ad Osaka è il primo quartetto italiano a vincere un concorso internazionale
Il 2023 è stato un anno indimenticabile per il Quartetto Indaco, il giovane e talentuoso ensemble di archi che ha fatto la storia della musica italiana. Il 18 maggio scorso, dopo quattro round in cui si sono confrontati 10 quartetti provenienti da tutto il mondo, il Quartetto Indaco ha vinto il Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka, in Giappone. Il Concorso, tra i più importanti del panorama internazionale e tra i pochi per quartetto riconosciuti dalla Federazione dei Concorsi Musicali Internazionali, ha assegnato all’ensemble italiano il Primo Premio e altri due premi speciali, per un totale di 3.000.000 di yen e decine di concerti in Giappone e in Europa.
Vittoria storica
Questa vittoria ha un portato storico: è la prima volta che un quartetto italiano vince il primo premio a uno dei grandi concorsi per quartetto d’archi, un segnale dell’altissimo livello ormai raggiunto dai musicisti italiani, confermato dalle importanti vittorie conseguite ai Concorsi Chopin, Paganini e Liszt del 2021, ma anche dell’estro e della felice libertà creativa del Quartetto Indaco, che ha convinto la giuria internazionale presieduta dal grande violoncellista giapponese Tsuyoshi Tsutsumi. Come vincitore del Concorso, il Quartetto ha già debuttato alla Suntory Hall di Tokyo, una delle sale da concerto più prestigiose del mondo, ricevendo il plauso del pubblico e della critica.
Ma il successo di Osaka non è stato l’unico traguardo raggiunto dal Quartetto Indaco nel 2023. L’ensemble italiano sarà doppiamente presente alla Biennale di Quartetto d’Archi di Amsterdam (che si terrà dal 14 al 23 gennaio 2024), uno tra i più prestigiosi appuntamenti dedicati al quartetto d’archi al mondo, sia come gruppo premiato ad Osaka sia come quartetto selezionato per il Progetto Merita (Le Dimore del Quartetto), un’iniziativa che sostiene e promuove i migliori quartetti emergenti d’Europa. Inoltre, il Quartetto Indaco ha partecipato a numerosi festival e rassegne musicali in Italia e all’estero, tra cui il Festival di Musica da Camera di Firenze, il Festival di Musica Contemporanea di Milano, il Festival di Musica Antica di Bologna, il Festival di Musica Barocca di Anversa, il Festival di Musica Classica di Berlino e il Festival di Musica Moderna di New York.
Il Quartetto
Il Quartetto Indaco si è formato nel 2007 presso la Scuola di Musica di Fiesole, grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni, ed è oggi considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione. È formato da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita (violini), Jamiang Santi (viola) e Cosimo Carovani (violoncello). Il primo violino del Quartetto Eleonora Matsuno suona un violino Jean-Baptiste Vuillaume, che fu di proprietà di Paolo Borciani, primo violino del Quartetto Italiano, grazie ad un prestito privato.
Il Quartetto si distingue per la sua versatilità e la sua curiosità, esplorando un repertorio che spazia dalla musica antica alla musica contemporanea, passando per la musica popolare e la musica elettronica. Il Quartetto ha collaborato con compositori come Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Luca Francesconi, Giovanni Sollima, Ivan Fedele e ha inciso per le etichette discografiche Brilliant Classics, Stradivarius e Da Vinci Classics.
La critica
Il critico musicale canadese Robert Markow che ha seguito il Concorso e ha scritto le sue impressioni sul sito web della JCMF (Japan Chamber Music Foundation), ha descritto così l’esecuzione del Quartetto Indaco al Concorso di Osaka: “…Una lucentezza di suono, un’esecuzione immacolata, la perfezione dell’equilibrio e un generale senso di raffinatezza hanno circondato l’esecuzione del Quartetto Indaco, che si è anche dimostrato capace di proiettare anche la più debole traccia di suono senza sforzo e di emettere grandi volumi con mai una traccia di disarmonia.”
Il Quartetto Indaco ha dimostrato di essere un gruppo di eccellenza, capace di rappresentare al meglio la musica italiana nel mondo. Il 2023 è stato un anno da ricordare per il Quartetto Indaco, ma sicuramente non sarà l’ultimo.