Il Perugino e la sfida del Polittico

Il Polittico di Sant’Agostino è un’opera straordinaria e impegnativa del celebre pittore rinascimentale Pietro Vannucci noto come il Perugino. Quest’opera, realizzata su commissione dei frati agostiniani nel 1502 richiese più di 20 anni per la sua realizzazione, testimonia la dedizione, la pazienza e l’abilità tecnica dell’artista nel creare una composizione artistica complessa e di grande impatto.

Contesto storico e committenza

Il Polittico di Sant’Agostino fu commissionato per l’altare maggiore della Chiesa di Sant’Agostino a Perugia, in Italia. La committenza dell’opera venne affidata al Perugino dal padre Agostino di Duccio, un frate agostiniano, all’inizio del XVI secolo. Questo polittico, composto da un pannello centrale e otto scomparti laterali, rappresentava una sfida ambiziosa per l’artista, poiché richiedeva la creazione di numerose figure e scene complesse. Il Perugino affrontò una fase di elaborazione e realizzazione che si protrasse per moltissimi anni. Questo lungo processo potrebbe essere attribuito a una combinazione di fattori, come gli impegni e le richieste di altri committenti e la sua stessa ricerca di perfezione. Nel 1512, infatti, l’opera non era ancora terminata e fu necessario stipulare un nuovo accordo tra il pittore e i frati. In questo documento, il Perugino si impegnava a portare a termine il lavoro per il mese di aprile del 1513. In seguito, l’artista riuscì ad ottenere un’ulteriore proroga fino al Natale del 1521, ma morì prima di terminare l’opera, e quello che mancava dovette essere realizzato dalla bottega. Solo nel 1525, due anni dopo la morte del Perugino, l’enorme polittico fu collocato sull’altare maggiore di Sant’Agostino.

Composizione e temi

Il Polittico di Sant’Agostino presenta una complessa composizione policroma, stratificata e bilanciata, tipica dello stile del Perugino. Esso è composto da un pannello centrale e numerosi scomparti laterali. Il pannello centrale raffigura l’Assunzione della Vergine Maria, circondata da angeli e apostoli. Gli scomparti laterali rappresentano scene della vita di Sant’Agostino e altre scene religiose, quali l’Annunciazione, la Natività e la Crocifissione. Questa varietà di scene richiedeva un’attenta pianificazione e la creazione di un insieme coeso e armonioso. La grande attenzione ai dettagli e alla prospettiva, evidenziando l’abilità tecnica del Perugino.

Sfide artistiche e perfezionamento

La realizzazione del Polittico di Sant’Agostino presentò diverse sfide artistiche per il Perugino. La dimensione complessa dell’opera richiedeva una pianificazione attenta e una coordinazione precisa tra i diversi pannelli. Inoltre, il pittore dovette affrontare la sfida di rappresentare scene narrative in uno spazio limitato, senza sacrificare la chiarezza e l’espressività. Per raggiungere questo scopo, il Perugino utilizzò diverse innovazioni, come l’uso di architetture prospettiche per creare una sensazione di profondità e la disposizione delle figure in modo da creare una narrazione fluida.

Eredità e apprezzamento

Nonostante la lunga fase di elaborazione, il Polittico di Sant’Agostino del Perugino è universalmente riconosciuto come un capolavoro dell’arte rinascimentale. La sua complessità compositiva, la precisione dei dettagli e l’uso della luce e del colore testimoniano l’abilità e la genialità dell’artista. L’uso della prospettiva e l’attenzione ai dettagli visibili nell’opera influenzarono molti artisti successivi. In particolare, il dipinto ebbe un impatto significativo sul giovane Raffaello, che fu allievo del Perugino. L’influenza di quest’opera può essere riscontrata nelle prime opere di Raffaello, come le sue “Madonne”.

Il Polittico di Sant’Agostino è un’opera straordinaria e unica che testimonia la dedizione e la perfezione dell’artista nel creare un capolavoro di grande complessità. Esso è un’evidente dimostrazione del talento e dell’eredità duratura del Perugino nella storia dell’arte.

Nella foto: Perugino, Battesimo di Cristo (1502 circa-1512; tavola, 261 x 146 cm; Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria)