Di robot, draghi e stelle che brillano

Extracanone

Kim Bo-young
L’origine della specie
ADD Editore, 2023, pp. 320
€ 20,00

Tra i titoli più interessanti di fantascienza del 2023 c’è quello della scrittrice sud-coreana Kim Bo-young di cui è stata pubblicata in Italia la raccolta di racconti “L’origine della specie”. È abbastanza sorprendente trovare un’autrice coreana in questo genere letterario, eppure Bo-young gode di estrema popolarità nel suo paese, vincitrice di diversi premi per i suoi scritti, ha in passato collaborato col regista premio Oscar Bong Joon-ho (quello di Parasite), nonché come sviluppatrice e grafica nel mondo dei videogiochi.
In Italia è la sua prima opera tradotta, ma c’è da scommettere che non sarà l’ultima e probabilmente si recupereranno presto altri suoi scritti precedenti (come la raccolta pubblicata in inglese col titolo “I’m waiting for you”), se è vero che Bo-young ha visitato con successo il nostro paese in un tour di presentazioni che ha toccato Milano, Roma per concludersi con la partecipazione a Lucca Comics. Che il mondo dei fumetti e dell’animazione sia contiguo a quello della scrittura di Bo-young sembra trovare conferma dalle belle illustrazioni di Lucrezia Viperina che arricchiscono l’edizione italiana de “L’origine della specie” per l’editore torinese Add che alla letteratura asiatica dedica una delle sue collane.
“L’origine della specie” è una raccolta di sette racconti, preceduti da un breve saggio intitolato “Riflessione sui seni” nel quale l’autrice scrive delle questioni di genere, sia intese come identificazione sessuale che letteraria, a proposito della fantascienza.
La parte dei racconti comincia con quello che dà il titolo alla raccolta “L’origine della specie”, poi ripreso da una continuazione posta al termine del libro. Si parla di un mondo post-umano in cui robot antropomorfi, ma rigorosamente asessuati e dotati di chip e grosse pinze al posto delle mani, si interrogano sulla possibile esistenza della specie umana. In Corea è uscita anche la terza e ultima parte, non compresa in questa raccolta.


In altri racconti si descrive un mondo andato incontro a glaciazione, fisica quantistica e viaggi nel tempo, trasformazioni biologiche e metamorfosi, con uomini che hanno assunto sembianze bestiali divenendo animali da compagnia di grossi draghi. Trovano spazio nei racconti di Bo-young anche i temi della malattia del corpo, narcolessia, apparati digerenti con tubi, videogiochi e realtà virtuale, tecnologie.
Se questa è la cornice più di genere fantascientifico in cui si sviluppano le storie di Bo-young, quel che colpisce maggiormente sono i frequenti rimandi alla filosofia, alla storia, all’arte. L’autrice ha dichiarato più volte di essere stata influenzata dalla lettura di Herman Hesse, proprio nella sua capacità di unire narrazione e riflessione esistenziale. Nel libro si parla continuamente di creazionismo ed evoluzionismo, estinzione e origine, scienza e teologia, passato e presente, sistema educativo.
I racconti di fantascienza sono così uno strumento di comprensione di ciò che è veramente umano, magari cogliendolo in situazioni in cui l’umanità non esiste più, si trova in condizioni estreme o si è trasformata radicalmente rispetto a noi. La fantascienza di Bo-young ci mostra lati nascosti del nostro mondo che non riusciremmo a vedere altrimenti.