PAPA LEONE XIV
Tradizione in cammino

L’abito è un segno: segno di tradizione e funzione autorevole, ma “insieme”, “camminare insieme” (noi ci riconosciamo Pellegrini), ministri e popolo, uomini e donne, tutte le civiltà. Ha toccato con impegno le massime urgenze attuali. Ha detto: “chiesa sinodale”, “per voi vescovo, con voi cristiano” (Agostino, vescovo e teologo, non papa).
Il nome Leone, preso dall’800, dice impegno sul tema sociale, lavoro, giustizia, non l’attuale dispotico dominio del denaro sulla vita, del potere economico sulla politica di giustizia nella società umana. Ma soprattutto “pace disarmata e disarmante”, coglie l’obiettivo più avanzato e pieno del movimento mondiale per la pace. Anche questo è insieme tradizione laica e cristiana: dalle sapienze antiche e universali, al Medio Evo, al Rinascimento cristiano in Erasmo, all’Illuminismo di Kant, al movimento operaio, all’internazionalismo fino ad oggi, alla nonviolenza, al “disarmo attivo” da Gandhi in qua, oggi unica salvezza. “Disarmante” significa attivo smontaggio della stolta minaccia stragista. E ha parlato di “ponti e non muri”, slogan ripreso alla lettera dal movimento mondiale per la pace planetaria. Ha fatto parlare Cristo Risorto, dalla prima parola, che annuncia la pace, e ha concluso pregando Maria, la preghiera più semplicemente popolare.
Ha parlato italiano e spagnolo. È nord-sud americano ed è europeo. È tradizione in cammino, sensibile alla sofferenza umana di oggi.
Seguirlo, ascoltarlo, parlargli, sperare e non lasciarlo solo: da solo non può farcela.