Scrivere Marte, leggere noi
Dice il saggio

Silvia Kuna Ballero
Rapsodia marziana
Codice edizioni, 2025, pp. 328
€ 21
Silvia Kuna Ballero, astrofisica, docente di matematica e fisica nei licei e abile comunicatrice scientifica, propone con “Rapsodia marziana” (Codice edizioni, 2025) un saggio brillante che esplora Marte non solo come pianeta, ma come proiezione delle nostre aspirazioni, paure e contraddizioni. Con la prefazione di Luca Perri, altro noto divulgatore, il libro si immerge nell’immaginario collettivo che da secoli circonda il Pianeta Rosso, svelando come la sua rappresentazione sia mutata nel tempo, riflettendo i cambiamenti storici, culturali e ideologici della società.
Ballero dimostra che Marte è stato tutto: un dio della guerra per gli antichi, una frontiera da colonizzare per i pionieri della fantascienza, un rifugio utopico o distopico, e oggi un’ipotetica via di fuga dalla crisi climatica. Attraverso un’analisi che spazia dalla letteratura al cinema, dalla politica alle missioni spaziali contemporanee, l’autrice smonta la retorica della “conquista” dello spazio, mettendo in luce i rischi di replicare nello spazio modelli di sfruttamento e colonialismo già falliti sulla Terra.
La forza del libro risiede nella sua capacità di intrecciare scienza e cultura pop senza mai perdere di vista la critica sociale. Ballero, con ironia e lucidità, ci invita a riflettere sulle motivazioni dietro l’ossessione per Marte: è davvero un nuovo inizio per l’umanità, o solo l’ennesima fuga dalle conseguenze delle nostre azioni?
Citando l’autrice, “Marte non è il futuro: è un dejà vu travestito da avanguardia”, frase che riassume perfettamente il cuore del suo discorso. La sua formazione scientifica e la passione per la comunicazione emergono in ogni pagina, rendendo accessibili a tutti complessi temi filosofici e tecnici, senza banalizzarli.
“Rapsodia marziana” non è solo un libro su Marte, ma un’indagine su cosa significhi immaginare il futuro in un’epoca di crisi. Ballero ci ricorda che, prima di colonizzare altri mondi, dovremmo affrontare i problemi che abbiamo creato su questo, e che le storie che raccontiamo sullo spazio rivelano più di noi stessi che del cosmo.
Un saggio che unisce rigore scientifico, profondità filosofica e una scrittura coinvolgente, lasciando al lettore domande urgenti e una nuova consapevolezza. Per chiunque sia interessato alla scienza, alla fantascienza o al futuro dell’umanità, questo libro è una lettura consigliata, un viaggio affascinante attraverso il tempo, lo spazio e l’immaginazione.