Non ci sono più le primavere di una volta

Classici

Carson

Rachel Carson
Primavera silenziosa
Prefazione di Paolo Giordano
Feltrinelli, 2023, pp. 316
€ 16

Se ne doveva parlare di più? Forse sì, visto che è il testo-manifesto del movimento globale per la difesa dell’ambiente e della salute, scritto dalla sua fondatrice.

Eppure, Primavera silenziosa di Rachel Carson, ripubblicato con la prefazione dello scrittore Paolo Giordano a sessant’anni dalla morte dell’autrice, è passato un po’ sotto silenzio, confermando l’impressione che manifestava la biologa statunitense già nel 1962, all’uscita del suo capolavoro: di fronte alle questioni importanti che li riguardano (l’inquinamento atmosferico, la corruzione del pianeta, l’avvelenamento prodotto dalla chimica, l’alterazione del cibo) gli uomini sono come in uno stato di ipnosi, in parte disinteressati e in parte rassegnati di fronte alla catastrofe. Ma anche vittime della propaganda. Eppure ne va delle loro vite e della vita dell’universo.

Il presupposto di Carson era che per agire bisogna sapere, per fare scelte consapevoli, informarsi, per fare rumore, non girarsi dall’altra parte. Invece pochi conoscono, e molti tacciono. Oggi come ieri, mentre la situazione precipita. E le voci profetiche, quando non possono essere censurate, vengono delegittimate come accadde a Carson diffamata dagli oppositori su un terreno diverso da quello scientifico: fu accusata infatti di essere una pericolosa comunista.

In Primavera silenziosa il registro scientifico si alterna con quello poetico, il discorso puntuale con un sentimentale richiamo a una natura che in parte non c’era più. Non si trattava di idealizzare il passato, di tornare a un eden che forse non c’era mai stato, dal momento che da sempre l’uomo governa l’ambiente e lo adatta alle proprie esigenze, ma di ristabilire l’equilibrio frantumato, forse in modo irrimediabile, tra interno ed esterno, tra gli esseri viventi e il mondo. Si possono trarre dall’ambiente risorse vitali senza violentarlo in nome del profitto e del progresso e senza compromettere la possibilità di una vita futura. Questo il messaggio semplice eppure straordinario di Carson.

Primavera silenziosa era ed è un grande libro di scienza e di letteratura, pienamente coerente con la tradizione americana dei romantici come Thoreau ed Emerson, ma anche ricco di una documentazione stringente sui pericoli del DDT e dei fitofarmaci. Ecco l’incipit, quasi favolistico che poi si distende in una denuncia appassionata e rigorosa: “Cera una volta una città nel cuore dell’America dove tutta la vita sembrava scorrere in armonia con il paesaggio circostante … D’improvviso un influsso maligno colpì l’intera zona, e ogni cosa cominciò a cambiare”.