Meraviglia senza età delle storie di animali
Tante storie
Katherine Rundell è un’affermata scrittrice per ragazzi, già vincitrice in Italia del premio Andersen 2017, categoria miglior libro 9/12 anni, con La ragazza dei lupi (Rizzoli, 2017). Accanto alla produzione per l’infanzia, Rundell si è dedicata alla saggistica con una biografia su John Donne e un testo intitolato Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio (Rizzoli, 2020).
Rundell ha avuto la fortuna di conoscere la magia della lettura da bambina, un’infanzia trascorso tra Africa ed Europa, e la sua attività di scrittrice trasmette quella passione che si porta dietro e alla quale non vuole rinunciare, essendo profondamente convinta dell’importanza che il rapporto con i libri ricopre per la crescita interiore di giovani e adulti.
Quel senso di scoperta, stupore, meraviglia che un libro, specialmente un libro per ragazzi, sa restituire rimane nei ricordi e nelle sensazioni più profonde, ma spesso con l’età adulta lo si relega nel cassetto delle memorie passate, magari con nostalgia, pensando che non sia più tempo di concedersi tali fantasticherie.
Secondo Rundell questa sorta di rimozione, o di censura, non va operata, fa male. I libri per ragazzi vanno riletti, per riscoprire e mantenere viva quella fiammella. Così come ha pensato che potesse aver senso scrivere un libro da ragazzi per adulti, strana combinazione, ma dall’esito senz’altro interessante.
Catalogo degli animali inestimabili (UTET, 2023) è esattamente questo, forse anche adatto anche ai giovani, ma per lo più pensato per adulti che non vogliano lasciar spegnere quella dimensione così particolare che è la lettura per ragazzi con cui sono cresciuti, o che forse è mancata loro nell’infanzia e possono in questa maniera recuperare. Le belle illustrazioni di Talya Baldwin con fondo dorato dedicate agli animali trattati impreziosiscono il libro e restituiscono quel piacere visivo associato alla lettura che spesso si perde in molte pubblicazioni “adulte”.
In esergo al libro compare la frase di G.K. Chesterson “Il mondo non sarà mai a corto di meraviglie, ma potrebbe esaurire la meraviglia” che sembra essere la chiave di senso dello scritto che segue: accendere, mantener viva, richiamare la passione per le storie che ci vengono raccontate. In questo caso si tratta di storie di animali: ventuno specie diverse, più quella finale dedicata all’uomo, non a caso nel suo rapporto con i libri, attraverso il racconto dei testi sibillini, una raccolta di responsi oracolari della Grecia del IV secolo avanti Cristo che servono all’autrice per trasmettere il suo messaggio finale sul valore della lettura.
Gli animali presi in rassegna vanno da quelli che più comunemente abitano la fantasia e i racconti dei ragazzi (giraffa, foca, orso, corvo, lepre, lupo, riccio, elefante, cavalluccio marino, cicogna, ragno, pipistrello, tonno) ad altri decisamente meno conosciuti, ma in grado di catturare nella lettura adulti/ragazzi, come il vombato, lo squalo della Groenlandia, il rondone, il lemure, il granchio eremita, il narvalo, il pangolino, la talpa dorata.
A ciascun animale sono dedicate cinque-sei pagine con informazioni, curiosità, riferimenti culturali e storici. Il tutto condito con sapienza narrativa che evita il nozionismo o l’approccio enciclopedico e classificatorio. Si tratta di storie volte a suscitare meraviglia, ammirazione del creato e quel sentimento speciale che si ha nei confronti degli animali.
Non manca per ciascun racconto un richiamo al rapporto che l’uomo ha stabilito con l’animale preso in considerazione. Dalla curiosità di questo o quel personaggio storico per un particolare animale, la dimensione mitica conferita loro da religioni o civiltà del passato, gli studi condotti, le false credenze. Spesso, purtroppo, emerge la minaccia che l’uomo rappresenta per questi animali, portandoli all’estinzione, alla cattività, alla riduzione in condizioni di vita lontane dalla natura.
Leggere storie di animali è il grimaldello con cui Rundell prova a schiudere quel gusto per la lettura da ragazzi proposta a persone adulte. Perché la passione per gli animali è un altro elemento che spesso anima l’infanzia e poi viene rimosso con l’età. Eppure, rimane lì, soddisfatto talvolta da pelosetti domestici, ma pronto a ricevere nuova linfa come il misterioso funzionamento cardiaco della rana americana che si lascia congelare d’inverno per tornare a rivivere in primavera.