L’eco dei Giubilei
Dice il saggio

Marco Impagliazzo
I giubilei nella storia
Morcelliana, 2024, pp. 208
€ 18
Marco Impagliazzo, storico di spicco (è professore ordinario di Storia contemporanea a Roma 3) e Presidente della Comunità di Sant’Egidio, propone con “I Giubilei nella storia” un volumetto che ripercorre il lungo cammino dei Giubilei dalla loro istituzione nel 1300 fino ai giorni nostri. Pubblicato dalla casa editrice Morcelliana nel 2024, nella serie “Cieli aperti” a cura proprio della Comunità di Sant’Egidio guidata da Impagliazzo, il libro si distingue per il suo approccio rigoroso ma accessibile, rivolgendosi a un ampio pubblico di lettori curiosi di approfondire il significato storico, sociale e religioso di uno degli eventi più importanti nella tradizione della Chiesa cattolica.
Il Giubileo è un fenomeno che trascende il solo ambito religioso, intrecciandosi profondamente con la storia europea e mondiale. Impagliazzo guida il lettore attraverso le diverse epoche, mostrando come ogni Giubileo abbia rispecchiato le tensioni e le speranze del suo tempo. A partire dall’istituzione voluta da Papa Bonifacio VIII nel 1300, che concesse l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recavano a Roma, la narrazione si snoda attraverso eventi epocali come la crisi del Papato ad Avignone, la Riforma protestante, il Concilio di Trento e l’avvento dell’epoca moderna.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è la capacità dell’autore di evidenziare le evoluzioni e le trasformazioni che il Giubileo ha subito nei secoli. Se inizialmente l’evento era fortemente legato al pellegrinaggio e all’ottenimento delle indulgenze, con il tempo ha assunto valenze sempre più ampie, diventando un’occasione di riforma per la Chiesa stessa e un momento di rinnovamento spirituale per milioni di fedeli.
Il primo Giubileo del 1300 si inserì in un contesto di forte richiesta popolare di indulgenze e fu un evento di enorme portata per la cristianità medievale. Tuttavia, la cadenza centennale inizialmente prevista subì successive modifiche: nel 1350 Papa Clemente VI, rispondendo alle richieste dei fedeli, ridusse l’intervallo a 50 anni, mentre Urbano VI nel 1390 lo portò a 33 anni, in onore della vita terrena di Cristo. Solo nel 1475 Papa Sisto IV fissò l’intervallo definitivo di 25 anni, mantenuto fino a oggi per quelli ordinari ai quali, tuttavia, se ne possono aggiungere in deroga di straordinari, come già avvenuto dieci volte sino a oggi.
Il volume dedica ampio spazio ai Giubilei dell’epoca moderna, caratterizzati da sfide politiche e religiose. Nel 1525, ad esempio, il Giubileo si svolse in un periodo di profonde divisioni interne alla Chiesa a causa della diffusione delle idee luterane. Papa Clemente VII indisse l’evento tra tensioni crescenti, che culminarono poco dopo nel Sacco di Roma del 1527. Nel 1575 Gregorio XIII usò l’Anno Santo come strumento per rafforzare la Riforma cattolica, sottolineando il rinnovamento morale della Chiesa post-tridentina.
Il libro esplora poi il Settecento e l’Ottocento, epoche segnate dall’Illuminismo, dalla Rivoluzione Francese e dall’Unità d’Italia, periodi in cui alcuni Giubilei furono sospesi a causa di guerre e trasformazioni politiche. Il Giubileo del 1825, indetto da Leone XII, fu l’ultimo prima dell’unità nazionale italiana, mentre quello del 1875 si svolse in un clima di tensione tra la Chiesa e il neonato Regno d’Italia.
Il Novecento vide una nuova concezione dell’Anno Santo. Papa Pio XI, nel 1925, lo utilizzò per sottolineare il ruolo della Chiesa nella società moderna, mentre nel 1933 indisse un Giubileo straordinario per celebrare i 1900 anni della Redenzione. Il Giubileo del 1950 di Pio XII segnò invece il ritorno della Chiesa sulla scena internazionale dopo la Seconda guerra mondiale, con l’affermazione del dogma dell’Assunzione di Maria e l’avvio di un turismo religioso di massa senza precedenti.
Con il Concilio Vaticano II, il significato del Giubileo si ampliò ulteriormente. Il libro dedica ampio spazio agli Anni Santi di Paolo VI (1975), Giovanni Paolo II (1983 e 2000) e Francesco (2015 e 2025). In particolare, il Grande Giubileo del 2000, indetto da Giovanni Paolo II, rappresentò una pietra miliare nella storia moderna della Chiesa: oltre due milioni di giovani parteciparono alla Giornata Mondiale della Gioventù a Roma, e il Papa effettuò viaggi simbolici in Terra Santa per promuovere il dialogo interreligioso. Il libro approfondisce la riflessione sull’Anno Santo del 2025, indetto da Papa Francesco sotto il segno della speranza. Impagliazzo evidenzia come il Giubileo, pur restando un evento religioso, continui a rappresentare un momento di rinnovamento spirituale e di riconciliazione per l’intera umanità, specialmente in un’epoca segnata da conflitti e crisi globali.
Il libro è stato pubblicato prima della scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, lunedì dell’Angelo. Un evento drammatico che ha segnato profondamente il Giubileo in corso, conferendogli un carico emotivo e simbolico straordinario. Alla morte di Francesco seguirà l’elezione di un nuovo Papa, destinata a influenzare in modo decisivo lo svolgimento e l’interpretazione dell’Anno Santo. Comprensibilmente, dunque, l’opera di Impagliazzo non può tenere conto di questi sviluppi, che nel momento in cui scriviamo appaiono centrali per comprendere appieno la portata storica e spirituale del Giubileo in corso.