Biografia possibile di una letteratura impossibile
Biografie

Javier Serena
Attila
Arkadia, 2025, pp. 132
€ 16
Quello che chiediamo a chi intende descrivere la vita di un uomo, o di una donna, non è tanto la verità (in quanto quest’ultima non è mai possibile conoscerla, posto che la Verità come categoria esista veramente) quanto l’avvertire ciò che è verosimile, il più presumibilmente vicino al modo d’essere, di pensare, di scrivere, come nel caso non semplice dell’intellettuale protagonista di questo metaromanzo, lo scrittore catalano Aliocha Coll ed il suo “Attila” uscito postumo dopo la sua scomparsa nel 1991, medico senza alcuna convinzione, sperimentatore estremo con un complesso rapporto con l’esistenza che lo indusse al suicidio ad appena 42 anni.
Javier Serena, sensibile immaginatore di storie non quotidiane, non indaga, giustamente, sulle ragioni del tragico epilogo (il silenzio parla sempre più delle voci) ma lascia che sia il lettore a dialogare con un romanzo nel romanzo, con le proprie considerazioni su una finzione di conoscenza: Coll “reagiva sempre nel modo più stravagante”, “aveva scelto di rifugiarsi nella sua ossessione per la scrittura, “aveva l’aspetto di un compositore ostaggio delle febbri della musica, assente e offuscato da sembrar indifferente a tutto ciò che lo circondava”.
La solitudine iconoclasta, tortuosa e misteriosa, la Malattia della Vita di chi vagabonda nei labirinti della Ragione del tutto concentrato su stesso, un Lunare Apocalittico deluso dalla nulla accoglienza per le sue opere: in definitiva un coraggio urlato, impulsivo, nostalgico delle proprie lotte contro le menzogne, dalle quali è quasi sempre impossibile fuggire. L’Entrelacement, l’incastro tra un fulminante Stile Diverso e la delusione, correva nelle vene del Coll, narratore della Nuova Letteratura Spagnola degli anni 80-90, sperimentatore viscerale a torto ancor oggi ignorato, sconcertante nei modi quanto amante del Non Consentito, di quell’Inattuabile che da sempre è negli occhi dell’Artista, e che il Serena porta al lettore con una pressione emotiva che non possiamo non far nostra.