Ordo amoris

Sant'Agostino e l'ordo amoris

C’è un’ideologia perversa che pretende di trovare un sostegno teologico alle politiche discriminatorie e suprematiste messe in atto dall’attuale amministrazione Usa. Il concetto è stato espresso molto chiaramente da J. D. Vance, il vicepresidente Usa che dice di essere cattolico. “C’è un concetto cristiano che dice di amare la propria famiglia, – ha detto Vance – poi i propri vicini, poi la propria comunità, poi i propri concittadini e infine di dare la priorità al resto del mondo”. Per sostenere questa tesi, il vicepresidente è andato a scomodare sant’Agostino, di cui dice di essere un grande ammiratore, che parla di “ordo amoris”, ovvero di un ordine (gerarchico?) nell’amore. In maniera pressoché diretta papa Francesco ha risposto nella lettera indirizzata ai vescovi Usa scrivendo che “l’amore cristiano non è un’espansione concentrica di interessi che a poco a poco si estendono ad altre persone e gruppi”. Rifacendosi alla parabola del Buon Samaritano, ha poi affermato che il “vero ordo amoris” si basa sull’“amore che costruisce una fratellanza aperta a tutti, senza eccezioni”. Senza dubbio, se fosse come dice Vance, personalmente non esiterei ad abbandonare la religione cristiana ma per grazia di Dio credo che il Papa interpreti bene il pensiero di Agostino che intendeva dire tutt’altra cosa e che sicuramente non ha mai affermato che bisogna amare alcuni maltrattando altri. Se fosse come dice Vance, Francesco d’Assisi e tutti i santi del calendario starebbero all’inferno.