Radio Clandestina: Ascanio Celestini scardina la fake news sull’episodio delle Fosse Ardeatine

Di e con Ascanio Celestini

A partire dal libro L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli

Visto per voi

6 settembre 2023 – Monte del lago (Pg) – Festival delle corrispondenze

Una serata incantevole di fine estate sul Lago Trasimeno quella di mercoledì sera a Monte del Lago (Pg) dove, insieme ai tanti spettatori che animano le giornate del Festival delle Corrispondenze, ho avuto l’opportunità di assistere a una performance teatrale straordinaria.

Non si tratta di un’opera recente – anzi, ha ormai 20 anni – ma rimane sempre attuale, perché c’è sempre bisogno di ricordare, ricostruire, parlare di guerra e del perché l’Italia è – e dovrebbe continuare ad essere –antifascista.
Radio Clandestina è uno dei monologhi più toccanti e intensi di Ascanio Celestini che ha lanciato la sua carriera venti anni fa e che, a ogni data, lo riporta alle radici. Nato sulla base del libro L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli, pubblicato nel 1999 dalla casa editrice Donzelli, lo spettacolo di Celestini offre una prospettiva unica sull’episodio forse più emblematico della barbarie nazista in Italia: l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

La storia di Radio Clandestina ruota attorno agli eventi del 24 marzo 1944, quando i nazisti uccisero brutalmente 335 persone a Roma ma lo spettacolo non è semplicemente un resoconto di guerra, una semplice narrazione di fatti; è piuttosto un’immersione profonda nella Roma di quei giorni, una finestra aperta sulle storie intrecciate dei luoghi che furono testimoni di quell’orrore. Ogni via, ogni quartiere ha un nome, una sua propria caratteristica e prende vita grazie alle parole di Celestini che riesce a darti l’impressione di essere lì, su quel selciato, a camminare sulle stesse pietre di allora.

Celestini per il monologo trae ispirazione da L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli, un libro basato su circa 200 interviste a testimoni, che rivelano una storia che va oltre quei tre giorni cruciali. È il ritratto di una città e delle persone che la abitavano. È la storia delle donne determinate a cercare i loro uomini, delle mogli che lavoravano duramente negli anni ’50, e dei figli e dei nipoti che ancora oggi continuano a raccontare quella storia.

Storie che si intrecciano e ruotano, nel racconto di Ascanio, attorno all’attentato partigiano del 23 marzo 1944 in via Rasella, che scatenò la rappresaglia nazista del giorno successivo. In quella terribile giornata, i nazisti uccisero 335 persone in una cava sulla via Ardeatina, dieci italiani per ogni tedesco morto. Questa storia, purtroppo – come spiega Celestini – è spesso narrata in maniera confusa e distorta e lui cerca di portare chiarezza attraverso le parole di coloro che l’hanno vissuta. Fondandosi su dichiarazioni e documenti raccolti nel libro va contro quelle che oggi chiameremmo fake news e dà finalmente voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata.

Si, perché la tragedia delle Fosse Ardeatine, come afferma lo stesso Celestini, è una storia che molte persone conoscono solo “al contrario”. La rappresaglia nazista fu spiegata attraverso comunicati che attribuivano agli italiani un silenzio colpevole, anche se questa narrazione era in gran parte una menzogna. “Radio Clandestina” è un tentativo di svelare la verità di quei giorni attraverso le testimonianze dirette, restituendo voce a una parte importante della storia che continua a vibrare nella memoria collettiva.

Dopo vent’anni dal suo debutto, “Radio Clandestina” di Ascanio Celestini è ancora uno spettacolo dalla forte e vibrante capacità comunicativa. È un atto di testimonianza cui vale la pena assistere, una ricerca della verità storica attraverso le storie reali, un omaggio alle vittime e alla resilienza del popolo italiano di fronte all’orrore della guerra.