Missioni Csi in Camerun e Congo per promuovere lo sport e l’educazione

Il volontariato sportivo internazionale di CSI per il Mondo riparte alla grande, portando i giovani volontari e le società sportive italiane in Camerun e nella Repubblica Democratica del Congo. L'iniziativa mira a utilizzare lo sport come strumento educativo e di inclusione sociale, raggiungendo alcune delle aree più remote del pianeta.

Dopo l’ultima missione in Perù, che ha visto i volontari impegnati nella foresta amazzonica, CSI per il Mondo è pronto per nuove avventure. Le missioni estive di quest’anno sono due: una in corso a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, e una imminente in Camerun.

L’esperienza di Bukavu

La missione in Congo, avviata il 23 luglio e promossa dal CSI Vallecamonica, è il risultato di un gemellaggio con la diocesi locale e i Padri Saveriani. Quattro volontari – Davide Franzoni, Daniele Cortesi, Luca Camanini e Roberto Richini – insieme al dirigente Tomaso Boticchio, stanno lavorando presso il Centro Giovani di Panzi. Il gruppo sta già affrontando le prime sfide, come l’assenza dei bagagli con le attrezzature sportive, ma l’entusiasmo non manca. “È stato un giorno emozionante”, ha dichiarato Roberto Richini, “La struttura dei Padri Saveriani è un luogo unico dove si incontrano culture e persone da tutto il mondo”.

In partenza per il Camerun

Il 31 luglio partirà la missione diretta in Camerun, con la partecipazione di Valentina Piazza, responsabile del progetto CSI per il Mondo, e Massimo Achini, presidente del CSI Milano. Insieme a loro, tre giovani volontari: Francesco Testa, Michele Mezzera e Federico Cavana. Il gruppo lavorerà fino al 20 agosto nei quartieri di Yaoundè e nei villaggi della foresta, organizzando attività sportive e momenti formativi per i giovani locali. “Partiamo senza aspettative e con lo spirito giusto”, ha detto Francesco Testa, “Essere un volontario e partire ti spinge a mettere passione, impegno e dedizione in tutto ciò che fai”.

L’impatto dello sport

In Camerun, i gemellaggi sono già attivi con diverse società sportive del CSI Milano. “Lo sport ha tanto valore in questi Paesi quanto ne ha per i nostri ragazzi e bambini”, ha dichiarato Valentina Piazza. “In contesti dove niente è scontato, il valore dello sport si moltiplica. Cerchiamo di promuovere una cultura sportiva in paesi dove le condizioni di vita sono al limite. Lo sport insegna a vincere nella quotidianità e ci forma come persone”.

Un’esperienza che cambia la vita

“Anche noi andiamo a giocarci la nostra olimpiade”, ha aggiunto Massimo Achini. “Durante le Olimpiadi di Parigi, noi saremo impegnati in Camerun e Congo per portare lo sport in luoghi inarrivabili. Questi volontari meritano una medaglia per il loro impegno”. Dopo le missioni estive, CSI per il Mondo ripartirà in autunno con destinazioni come Madagascar e Bangladesh, continuando a promuovere gemellaggi sportivi.

Csi per il mondo: una storia di successo Nato dalla vocazione educativa del Centro Sportivo Italiano, CSI per il Mondo attiva percorsi sportivi nelle periferie del mondo, coinvolgendo giovani e comunità. In 12 anni di attività, sono state realizzate oltre 70 missioni sportive in 15 paesi. “CSI per il Mondo continua a crescere e a seminare speranza nelle periferie del mondo”, ha concluso Massimo Achini, invitando nuovi volontari a unirsi al progetto.