Riflessioni
Rearm Europe

A leggere i titoli dei giornali sembra di sentire persino il fruscio di quegli 800 miliardi di euro che Ursula Von der Leyen ritiene necessari per “rendere l’Europa più sicura”.
Ma che il piano garantisca la sicurezza è tutto da vedere. Per ora, quel che è sicuro, è che punta al riarmo. Tant’è che è stato presentato col titolo “Rearm Europe”. Infatti, nella presentazione la Presidente della Commissione ha tenuto a precisare che non si tratta ancora di un piano di difesa comune, ma solo di un più rapido riarmo coordinato degli Stati membri. Insomma, si aderisce di fatto alle richieste della Nato e del Presidente Usa punto e basta. E quel che è ancora più folle è che per portare avanti questo progetto si attiva la clausola di salvaguardia, ovvero si sospende il patto di stabilità che è sacro e intoccabile per ciò che minaccia la sicurezza dei cittadini europei ogni giorno (malfunzionamento della sanità, guasti sociali, istruzione ecc.) e viene utilizzata per arricchire i produttori di armi per i quali non si pensa nemmeno a varare una legge per tassare gli extra-super-sovraprofitti. E il tutto sotto il nostro naso.