Violenza sulle donne
A casa mia non ci sono delinquenti!
C’è da chiedersi se conosciamo bene i nostri figli, se vale ancora l’imperativo categorico: a casa mia non ci sono delinquenti né drogati o alcolizzati, queste cose accadono da un’altra parte, magari dall’altra parte della mia strada. Ma ogni volta l’infamia più devastante irrompe nelle case dalle quiete stanze, scomponendo certezze e inutili speranze, rimanendo impietriti di fronte a tanta ferocia e assenza di compassione.
In sette hanno indossato la maschera dell’amicizia, protagonisti a tutto tondo del tradimento più indegno, hanno finto di essere compagni di bisboccia, tra risate e sorrisi. In sette l’hanno fatta bere a dismisura, in sette si sono messi in cammino sorreggendola verso il buco nero più profondo, in sette verso direzione inferno. In sette colpevoli maledetti e una innocente. L’hanno usata e accartocciata per gettarla via, tra parole irripetibili e occhi riversati indietro, in sette, a loro dire, “come 100 cani tutti sopra una gatta inerme”. Lo scempio prendeva le forme della più inaccettabile lucida follia, con la smorfia da duri delimitavano il recinto in cui tutto può esser condiviso anche lo stupro di massa come di bocca in bocca si passavano il testimone sopravvivendo incuranti alla sofferenza imposta. Lo slang è quello della carne è carne, dentro un revenge porn in cui non ci sono consensi, soltanto la violenza ulteriore di chi della propria dignità non conosce residenza. C’è l’esaltazione del gruppo dei pari, ognuno come un buon soldatino rimane nei ranghi, anche quando la violenza rischia di diventare insopportabile, perché il gruppo impone i metri da percorrere per intero, il gruppo non delega, il gruppo è la platea plaudente.
La piccola creatura ormai è un cencio inarticolato, ugualmente si danno il cambio, è un infierire meccanico, nessun piacere, solamente il desiderio del possesso malato, dell’imposizione di aguzzini che si sentono semidei. La prendono a pugni, a schiaffi, incuranti della disperazione sotto i loro corpi. E mentre questa premeditata violenza si consuma, il valore stesso della vita umana viene meno, a tal punto che poteva persino accadere la cancellazione fisica di quell’innocenza fatta a brandelli.