Ruah

Una danza infinita con le donne del mondo che hanno i colori della terra e del cielo. E l’ansimare del ritmo diventa il respiro della vita. Perché le donne sono il filo della vita stessa che dice concepimento e generazione non solo da utero ma anche da anima e spirito. Per questo ogni donna è chiamata a dare la vita. Da madre. Talvolta da martire. Anche quando non ha mai partorito, ha sicuramente generato. Gli ebrei per dire questo usano il femminile con ruah e pertanto è femmina la terza persona della Trinità, è il femminile di Dio. Si direbbe Spirita! E non è affatto un caso. È colei che genera a vita nuova e come vento scompiglia ogni cosa, gli dà volo, gli dà cielo. Ci costringe a sollevare lo sguardo verso l’alto, verso l’altra o l’altro. È il fiato primordiale di Dio che risveglia il primo Adamo, aleggia sulle acque e tiene in vita l’universo.
La donna come respiro del genere umano, questo si dovrebbe celebrare.