La carta della nuova umanità

I movimenti culturali Darsi Pace e l’Indispensabile, fondati dal filosofo e poeta Marco Guzzi, rendono pubblica questa Carta della Nuova Umanità: un appello alla mobilitazione dei cuori e delle coscienze, rivolto a tutto il popolo italiano in un momento storico di grave emergenza planetaria. Riteniamo infatti che sia possibile, proprio oggi, creare nuove aggregazioni intorno ad alcuni principi basilari, per rilanciare un progetto di civiltà coerente con la storia millenaria dei nostri popoli, superando le derive antiumane, e violente, che sembrano prevalere ogni giorno di più.

Come potrete constatare, questo testo ha un carattere molto inclusivo, aperto a uomini e donne di ogni provenienza culturale e spirituale, ma comunque convinti della necessità di un ricominciamento di portata antropologica. Convinti cioè che le (false) mezze misure siano da tempo esaurite, e che per sventare catastrofi ben peggiori di quelle già in corso occorra oggi una forma di rivoluzione veramente nuova, non violenta, assolutamente libera, basata su un serissimo lavoro culturale e personale, purificata da tutti i residui ideologici del Novecento.

Inoltre, al fine di presentare e spiegare meglio questo documento stiamo organizzando vari eventi in tutta Italia: il 6 maggio a Milano, il 21 maggio a Verona, il 3 giugno a Napoli e il 24 giugno a Firenze. Infine il 30 giugno, alle ore 18:00, Marco Guzzi sarà a Perugia, presso Villa Taticchi, ospite del Festival “Assisi Suono Sacro” (con accesso solo su prenotazione). Nel frattempo anche il quotidiano Avvenire ha accetto di pubblicare una presentazione di questa iniziativa.

Qui di seguito riportiamo quindi il testo integrale della Carta, che potete anche scaricare e firmare sul nostro sito: www.cartadellanuovaumanita.it.

Inauguriamo un nuovo grande ciclo della storia.

Lo facciamo consapevoli di tutte le difficoltà cui andiamo incontro;

ma anche della forza straordinaria che ci anima,

e della spinta ineluttabile che sta conducendo il vecchio ciclo a finire.

Il sistema della guerra è agli sgoccioli, sopravvive solo intensificando

le strutture della violenza, del controllo, e della menzogna.

E’ tempo di mobilitarci, di aggregarci, di crescere insieme.

Oggi la classe degli sfruttati è molto vasta, siamo tutti noi in realtà.

E tutti noi siamo perciò chiamati a dare vita ad un grande rinnovamento.

Che tutti noi però possiamo anche rifiutare.

Gli schemi concettuali del vecchio ciclo sono del tutto inadeguati,

per definire il movimento che avviamo.

Noi non siamo definibili né di destra né di sinistra, né progressisti né conservatori, ma siamo al contempo gli eredi legittimi di tutte le tradizioni culturali e politiche degli ultimi secoli.

Noi siamo una nuova umanità che non vuole più farsi schiacciare da piccoli gruppi di predatori, sempre più folli e votati al suicidio.

E sappiamo d’altronde che l’istinto predatorio e bellico abita in ciascuno di noi.

Perciò siamo noi i primi che dobbiamo ogni giorno liberarci dalla violenza.

E i nostri sforzi di liberazione interiore sono la fonte primaria delle nostre iniziative rivoluzionarie.

Noi proponiamo perciò una nuova coniugazione tra ricerca spirituale e prassi politica.

E ci rivolgiamo apertamente e cordialmente a tutte quelle persone, credenti o non credenti, cristiane o buddhiste, islamiche, ebree, hindu, o agnostiche o solo in ricerca, le quali comunque avvertano i pericoli e le distorsioni della visione antropologica riduzionistica, algoritmica, materialistica, scientistica, consumistica, e alla fine nichilistica, e bellica, che questo mondo al collasso vorrebbe imporci.

La nostra nuova umanità insorge e proclama:

Noi non siamo come voi vorreste che fossimo!

Noi siamo un mistero, e una ricerca eterna di libertà, di giustizia, e di pace.

Siamo consapevoli di inaugurare una lunga marcia di liberazione.

E lo facciamo perciò con grande umiltà, con grande pazienza, e con grande realismo, ma anche con grande fiducia.

L’avvento della nuova umanità è infatti già da tempo iniziato, e accelera il suo corso di ora in ora.

Oggi, in questo momento fatale e di rottura della storia, noi ci assumiamo la piena responsabilità di operare affinché i nostri figli e i nostri nipoti possano vivere in un mondo meno ingiusto e meno violento.

Ci impegniamo a trasformare o a sostituire queste classi dirigenti gravemente compromesse con il sistema della guerra e della menzogna.

Iniziamo quasi in sordina, pacifica-mente e allegra-mente, una rivoluzione culturale che vuole farsi politica.

Sappiamo che le diverse e complesse elaborazioni concrete, le risoluzioni pratiche dei vari problemi economici, istituzionali, giuridici, e culturali, che ci assediano ad ogni livello, da quello personale a quello planetario, verranno compiute passo dopo passo, nella fatica di innumerevoli mediazioni.

Ma ora è tempo di inaugurare una fase inedita della storia.

E di aggregarci sulla base delle intuizioni basilari che qui stiamo enunciando.

Dobbiamo mobilitare il popolo dei Nascenti.

Renderci consapevoli di essere appunto noi i Nascenti:

il volto di un essere Umano ancora in formazione.

E rallegrarci per questo, e consolarci, e festeggiare insieme

la Nuova Età: il Giorno

festoso che viene.