Donna primavera
Donna Primavera,
ha una veste tutta grazia,
si veste di limone
e di arancio fiorito.
Come sandali prende
alcune larghe foglie,
prende come orecchini
alcune fucsie rosse.
Uscite ad incontrarla
per queste strade.
Va pazza di soli
e pazza di trilli!
Donna Primavera,
che ha l’alito fecondo,
si ride di tutte
le pene del mondo…
Non crede a chi parli
di vite meschine.
Può forse trovarle
fra i gelsomini?
Può forse incontrarle
vicino alle fonti
a specchi dorati
e canti ardenti?
Nella terra inferma
di brune crepe
accende rosai
con rosse piroette.
Mette le sue trine,
attacca le sue foglie
sulla pietra triste
delle sepolture…
Donna Primavera,
con mani splendide
ci fa spargere rose
lungo la vita;
rose di allegria,
rose di perdono,
rose di affetto
e di esultanza.
Le opere (Utet, 1968), a cura di P. Raimondi